Terre Alt(r)e Festival - Fabriano 15/31 marzo 2019





Lontano dai grandi centri e dalle grandi città, nell’arcipelago dell’Appennino, si trovano territori molto diversi tra loro ma spesso accomunati da problemi analoghi. Come punti sbiaditi su una mappa turistica sono luoghi che non contano, lontani dagli “epicentri” decisionali, dove si convive con declino, marginalità e assenza di prospettive future. Aree che, mentre si perdevano servizi e abitanti, venivano ignorate da politiche serie di tutela e sostegno sostituite da interventi molto appariscenti – grandi eventi o infrastrutture – ma incapaci di portare benefici di lungo periodo. I pochi progetti che interessano questi territori muovono da rappresentazioni talvolta distorte e non condivise con le comunità locali. 


Da un po’ di tempo, infatti, si stanno moltiplicando le voci di chi intende “salvare l’Appennino” calando soluzioni dall’alto senza porgere l’orecchio ai bisogni e al volere dei territori, tanto da far pensare che a qualcuno possa far comodo un territorio svuotato dai suoi abitanti e pronto ad “accogliere” progetti speculativi e autoreferenziali. La situazione di stallo e le colpe enormi - passate e presenti - nella gestione di questo post terremoto appaiono quantomeno affini e coerenti con questa visione.

Per questo ci pare necessario dare voce alle istanze che muovono dai territori e stimolare una seria riflessione attorno al tema dello sviluppo locale nelle Terre Alte, consci del fatto che per parlare del futuro occorre garantire innanzitutto un presente a questi luoghi. Perché queste aree colpite dal terremoto, ma in generale tutte le aree interne, hanno un’enorme ricchezza culturale e naturalistica inespressa, ricchezza che va tutelata e non vampirizzata o messa a valore con meri fini economici. Parleremo delle Terre Alte non come luoghi distanti e lontani ma come parte più fragile di un modello sociale, politico ed economico che mostra tutta la sua voracità in particolar modo in concomitanza con le situazioni emergenziali.

Vi aspettiamo quindi dal 15 al 31 marzo 2019 a Fabriano, nelle Marche colpite dal sisma, per raccontare e discutere delle Terre dell’Appennino, delle Altre Terre in cui si riscontrano le stesse contraddizioni e delle Terre Altre che possiamo e dobbiamo immaginarci.

Il programma

- Inaugurazione Mostra Terre Alt(r)e
Venerdì 15 marzo, ore 18.30, Palazzo del Podestà, Fabriano.
Una mostra per raccontare attraverso fotografie, video, mappe e parole la condizione dell’Appennino e gli impatti fisici e sociali degli eventi sismici. All’interno sarà possibile visionare gli scatti del progetto MAI+ realizzati dal fotografo Claudio Colotti sugli effetti distruttivi del sisma del 2016 e 2017; Habitat del regista Emiliano Dante sul post-sisma aquilano e la trasformazione della città in non-luogo; i lavori del gruppo T3 per il progetto Terre di ricerca sullo spopolamento e i divari socio-economici dell’Appennino marchigiano.
La mostra resterà aperta ogni giorno dal 15 al 31 marzo in orario 17-20

- Assemblea pubblica. Gestione del territorio: il clima è cambiato?
Sabato 16 marzo, ore 16.30, Biblioteca Multimediale R. Sassi, Fabriano.
Un incontro per riflettere sui temi della gestione del territorio ai tempi del cambiamento climatico immaginando nuovi percorsi di sviluppo rispettosi dell’ambiente.

- Proiezione Vista Mare Obbligatoria
Domenica 17 marzo, ore 19, Circolo Arci Il Corto Maltese, Fabriano.
Proiezione del documentario Vista Mare Obbligatoria sull’esilio forzato degli sfollati del terremoto sulla costa Adriatica. Un lavoro realizzato per Lo Stato delle Cose. Geografie e Storie del Doposisma. Visione e discussione con gli autori: lo scrittore e giornalista de Il Manifesto Mario Di Vito, il regista Marco Di Battista e il curatore delle riprese Michele Massetani.

- Worst of the App. Il Meglio del peggio che sta avvenendo sull’Appennino marchigiano
Venerdì 22 marzo, ore 18.30, Sala Ubaldi, Fabriano.
Un incontro per parlare dei progetti economici che imperversano sull’Appennino e delle loro criticità sociali e ambientali. Leonardo Animali dialoga con l’antropologo e ricercatore del gruppo Emidio di Treviri Michele Serafini e con il presidente di Italia Nostra Marche Maurizio Sebastiani.

- Presentazione del libro “Disabitare. Antropologie dello spazio domestico” di Matteo Meschiari
Sabato 23 marzo, ore 16.30, Piazza Matteotti Amandola (FM).
All’interno del convegno AAT – Amandola, Ascoli, Tokyo. Italy meets Japan – Architettura temporanea/contemporanea: strategie adattive e spontanee verso un futuro imprevedibileorganizzato dalla Scuola di Architettura e Design “Eduardo Vittoria” dell’Università di Camerino, il professore e antropologo dell’Università di Palermo Matteo Meschiari presenta il suo libro Disabitare. Antropologie dello Spazio domestico edito per Meltemi.
Evento realizzato in collaborazione con Kindustria Matelica e Università di Camerino

- CeNarrazione
Domenica 24 marzo, dalle ore 9 alle 15, Tenuta San Cassiano, Fabriano.
Alla scoperta del territorio e dei racconti sul sisma dei giovani del luogo attraverso passeggiate, teatro e degustazioni. Alle ore 12 i racconti tellurici dei giovani fabrianesi, esito quasi teatrale del laboratorio Segni vivi e Drammaturgia a cura di Laura Trappetti.
Per informazioni sull’evento 3319139393

- Storie e orizzonti d’Appennino. Riflessioni attorno ai modelli di sviluppo delle Terre Alte
Venerdì 29 marzo, ore 18.30, Sala Ubaldi, Fabriano
Un evento per raccontare il mutamento di una terra a cui tutti apparteniamo e discutere dei suoi modelli di sviluppo. Terre in Moto Marche dialoga con la sociologa e professoressa dell’Università di Urbino Elisa Lello, lo scrittore e fondatore di Federtrek Paolo Piacentiniil responsabile Cultura e Turismo dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese Marco Tamarri.

- Dalla bellezza ai luoghi del disastro. Passeggiata dal centro storico alle strade incompiute
Sabato 30 marzo, ore 9, Partenza da Piazza del Comune, Fabriano.
Un percorso a piedi tra la bellezza paesaggistica della collina fabrianese e la devastazione ambientale della pedemontana Fabriano-Matelica. Un cammino lento e adatto a tutti con discussioni e interventi a cura di Paolo Piacentini e della rete Terre in Moto Marche.
Partenza ore 9 da Piazza del Comune, ritorno primo pomeriggio.
Per informazioni 3400607621

- Assemblea verso una Carta dell’Appennino
Sabato 30 marzo, ore 15, Laboratorio Sociale Fabbri.
Un momento di confronto sui temi toccati nel corso del festival per affrontare il nodo dello sviluppo locale assieme alle popolazioni colpite dal sisma. Un luogo di dibattito e discussione partecipata sulle prospettive dell’Appennino marchigiano dal quale cominciare a elaborare un documento condiviso che risponda ai bisogni dei territori interni.

- Presentazione della guida “Il Cammino delle Terre Mutate” da Fabriano a L’Aquila
Sabato 30 marzo, ore 18.30, Laboratorio Sociale Fabbri, Fabriano.
Presentazione di quello che può essere definito il primo itinerario escursionistico solidale d’Italia. Un viaggio di 14 giorni da Fabriano a L’Aquila, lungo il sistema di faglie che dal 1997 ha sconvolto l’Appennino e attraverso le trasformazioni sociali dei territori. Intervengono il curatore dell’edizione per Terre di Mezzo Enrico Sgarella e il presidente Federtrek Paolo Piacentini e altri ospiti dai territori colpiti dal sisma.

- Presentazione del libro “Dopo. Viaggio al termine del cratere” di Mario Di vito
Domenica 31 marzo, ore 19, Circolo Arci Il Corto Maltese, Fabriano.
Un racconto, reportage e inchiesta che si snoda tra le persone e i luoghi devastati dai terremoti del 2016 e 2017. Gli occhi non sono puntati tanto sulla tragedia in sé, quanto su tutto quello che è successo – anzi, non è successo – dopo, quando i riflettori si sono spenti e la commozione se n’è andata, lasciando spazio solo al silenzio e all’indifferenza. Dopo. Viaggio al termine del cratere è la prima produzione editoriale di Lo Stato delle Cose. Geografie e Storie del Doposisma. Presentazione e discussione con l’autore e giornalista de Il Manifesto Mario Di Vito, l’ideatore e curatore di Lo Stato delle Cose Antonio Di Giacomo e la giornalista Federica Tourn.


La partecipazione agli eventi del festival è gratuita


Gli organizzatori
Terre in Moto Marche è una rete di realtà sociali, associazioni e semplici cittadini che intervengono sui temi del terremoto e sullo sviluppo dell’entroterra marchigiano a livello informativo, comunicativo e sociale. Nata in seguito agli eventi sismici del 2016 e 2017, svolge da oltre due anni attività di informazione e inchiesta sul processo di ricostruzione. Più recentemente ha cominciato ad affrontare il tema dello sviluppo locale e delle trasformazioni che interessano l’Appennino.

Hanno contribuito alla realizzazione del festival
Arci Il Corto Maltese
Associazione Marche Best Way
Bagatto Percorsi Creativi a.p.s.
Comune di Fabriano
Kindustria Matelica
Lo Stato Delle Cose
Laboratorio Sociale Fabbri
Scuola di Architettura e Design “Eduardo Vittoria” dell’Università di Camerino

Progetto Grafico a cura di Eva Rebecca Cucchi dell’Accademia delle Belle Arti di Urbino



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